Una volta
raggiunta l'altitudine di crociera e stabilizzatosi, il charter seguì la rotta
fino all'aeroporto di Borosky, dove la squadra dovette cambiare velivolo per
imbarcarsi su un vecchio Dornier 28D Skyservant. La carlinga era da tempo
attaccata in più unti dalla ruggine e vistosi rattoppi correvano lungo le ali e
il timone di coda. Prima di salire passarono per uno spazioso ambiente adibito
al ripiego dei paracadute.
Il tenente
Berved si avvicinò a Marvin
- Lei e il
signor Smith utilizzerete un paracadute standard, ho letto nelle vostre schede che
eravate militari di professione. Lei, signor Sandoval, scenderà invece in
tandem con il caporale Biz.-
Detto
questo prese due paracadute già ripiegati e li lanciò a Mac e a Marvin, mentre
si dirigeva verso il portellone. Il caporale Biz invece venne incontro a Rudolf
e, con un sorriso, gli assicurò l'imbragatura adatta per il lancio in coppia.
Quando tutti
si furono seduti sulla lunga panca di legno scrostata, il pilota aumentò la
potenza e si diresse verso la pista, chiese il permesso di decollare
sciorinando parole incomprensibili in russo, diede tutta manetta e, con un
ruggito che fece tremare ogni singolo centimetro dell'aereo, si lanciò verso il
decollo. Impossibilitati a parlare dal troppo rumore, gli uomini si assopirono cullati
dal lento rollio.
Sandoval fu
svegliato con uno scossone dal caporale Biz, che lo fece alzare e gli indicò la
luce rossa posta sopra le loro teste, indicante il lancio imminente. Lo agganciò
a sé e si mise in coda con gli altri. Il portellone si aprì inondando di aria
gelata il vano di carico e mostrando un cielo terso.
Ad uno ad
uno si lanciarono, procedendo poi in caduta libera in una formazione a stella,
così da non perdersi di vista. Al segnale del caposquadra ogni soldato ruppe la
formazione e si diresse verso il suo settore, dopo neanche un minuto aprirono
tutti i paracadute. Le vele si dispiegarono agili nell'aria frustando i corpi
dei loro passeggeri. Sotto di loro la città di Reclav si stagliava contro la
natura gelata come una mosca sul latte. A sud il complesso di ricerca
campeggiava spavaldo con le sue torri di raffreddamento, ormai spente da venti anni.
Poco prima di toccare terra ogni soldato sganciò il suo zaino dell'equipaggiamento,
potendo così adagiarsi leggero al suolo. Ripiegarono velocemente le vele e le
sistemarono in un ampio cespuglio lì vicino.
-
Atterraggio da manuale signori!-
Il tenente
si rivolse a Marvin e a Mac, che lo ringraziarono con un cenno.
Il
caposquadra poi chiamò un riccio con il caratteristico gesto della mano e si accucciò,
prendendo in mano il suo PDA cartografico.
- Siamo esattamente
dove dovremmo essere, all'ingresso nord della città. Ci muoveremo in formazione
a diamante con Adams al centro con me, Biz e Varmit come occhi, Smith e Marvin
secondi, Sandoval, Specow e Trigger in coda. Direzione 167º. Passo svelto! -
La
formazione con cui si mossero era particolarmente adatta quando un membro della
pattuglia era importante per la missione, e in questo caso Adams lo era:
essendo il tecnico esperto in sicurezza elettronica e informatica. Varmit era
un supporto pesante, armato con un railgun M375, così come Trigger. Specow era
il medico di squadra e portava sulle spalle un pesante zaino con l'equivalente
di una piccola sala operatoria. Imbracciava un fucile ad aghi e portava nella fondina
cosciale una pistola automatica. Sandoval aveva scelto un fucile a pompa
semiautomatico, con caricatore a tamburo. Mac aveva trovato nel T32 il suo
vecchio fucile d'assalto, compagno di missioni ai tempi della guerra e Marvin
procedeva con il fidato Hawk, fucile da cecchino corredato di ottica
retroilluminata. Si tennero sulla strada asfaltata fino a quando videro un arco
passa condotti con su scritto in cirillico "Benvenuti a Reclav".
Varmit tradusse per chi non avesse capito quegli strani simboli.
Oltre al
cartello la strada continuava incontrano vari incroci.
Biz si girò
interrogativo verso il maggiore, attendendo ordini.
- Continua
dritto, alla seconda a sinistra, edificio 67-
Il soldato
annuì e si avviò, seguito dai compagni. Giunti al crocevia seguirono le
indicazioni e si addentrarono nella parte più vecchia della città, nella quale
trovavano alloggio la maggior parte dei ricercatori con le rispettive famiglie.
Le architetture dei palazzi erano datate, ma non si poteva tralasciare la cura
che i progettisti vi avevano riposto. Per la maggior parte erano complessi
condominiali che si dipanavano lungo le vie, talvolta rientrando, creando cosi
un prospetto fatto di luci e ombre. I lati a nord presentavano poche bucature,
mentre quelli a sud erano aperti con molte finestre, per approfittare di tutti
i raggi solari che potevano entrare e scaldare gli occupanti.
Vicino ad
ogni porta d'ingresso trovava posto un grande numero, alto almeno due metri.
Dovettero camminare un'ora per trovare il 67. Si disposero a semicerchio di fronte
all'ingresso, la cui porta era sbarrata. Le fioriere che un tempo la adornavano
ora mostravano solo infestanti ingialliti e terra nera e morta. Biz si avvicinò
al doppio battente e tastò la maniglia, trovando la porta aperta. Con cautela,
coperto dal resto della squadra, la aprì improvvisamente. Dietro un androne
semi buio. Diverse impronte segnavano la polvere, dirette verso il vano scale.
-
L'obiettivo abitava al sesto piano, appartamento 65. Andranno su: Smith,
Sandoval, Trigger ed Adams. Cercate di trovare informazioni utili. Con Specow e
Varmit ci apposteremo al quarto come sicurezza. Tu, Biz, posiziona una mina ad
inciampo sulla porta e trova con Marvin una zona sopraelevata da cui coprire la
strada. Codice Cow-Boy ok?-
Galvanizzati
dalla sicurezza del loro leader i soldati eseguirono gli ordini. Marvin uscì in
strada alla ricerca di un posto adatto, da cui sondare il circondario. Trovò un
autobus poco distante, il quale si era
schiantato contro il muro di un palazzo ed ora giaceva mezzo storto con una
grande ammaccatura sul muso. Vi ci si arrampicò e fece segno a Biz di raggiungerlo
e di fargli da spotter.
Intanto gli
altri salirono le scale cauti, senza far rumore e accendendo le torce sui
fucili esclusivamente per non pestare i numerosi oggetti riversi sui gradini:
giocattoli, valige, addirittura una rete ed un materasso. Ad ogni piano le orme
si dipanavano verso destra e sinistra, sparendo poi sotto le soglie delle porte.
Arrivati al terzo piano, Adams inciampò su di un filo teso, collegato con un
vecchio sonaglio. Appena il giocattolo si mise a suonare nella tromba delle scale
si propagò un grido agghiacciante, simile ad un richiamo animale, che viaggiava
su frequenze talmente acute da essere doloroso.
Tutti si
bloccarono, in attesa, ma il grido, proveniente dal basso, smise dopo pochi
attimi, lasciando solo silenzio.
- Che cazzo
è stato?-
Chiese
nervoso Biz, rivolgendo il suo fucile tutto intorno.
- Stai
calmo, qualsiasi cosa fosse non era rivolta a noi, ora concentrati e fai il tuo
lavoro-
Lo ammonì
Marvin.
La squadra
aveva nuovamente ripreso la salita, ancora più circospetta.
Arrivati al
quarto piano, il tenente diede ordini silenziosi ai suoi di irrompere in un
appartamento sulla sinistra, dal quale avrebbero potuto coprire le scale.
Si
posizionarono in fila indiana e al tocco sulla spalla Varmit diede un calcio
poderoso alla porta, che si aprì subito. Gli altri sciamarono nell'appartamento
come cavallette, coprendo ogni angolo.
- Libero!-
- La porta
sulla sinistra, apritela, fate attenzione!-
Toccò ora a
Mac, che premette sulla maniglia. Appena aprì una fessura ne sbucò artiglio, disegnandogli
una vistosa ferita nell'avambraccio.
La risposta
fu immediata: fuoco di soppressione attraverso la porta, mentre il caposquadra
teneva discosto Mac, dolorante. Il tutto durò solo alcuni secondi, ma l’uscio
diventò un colabrodo.
Cauti lo
aprirono e rimasero esterrefatti dallo spettacolo: sul pavimento e sulle pareti,
di quello che doveva essere stato un bagno, c'erano resti umani e non,
tagliuzzati e mordicchiati. Contro la parete più lontana era riverso un corpo
coperto di stracci, deformato dagli impatti delle pallottole. Adams, rimasto
nel corridoio, sbirciò dentro, vomitando istantaneamente la magra colazione.
- Tutto ciò
non ha senso-
Sentenziò
Specow, analizzando il corpo esanime.
- I tessuti
sono umani e anche la fisionomia, ma la muscolatura delle braccia e delle gambe
denuncia un andamento da quadrupede. Anche la dentatura è evoluta, adatta ad
una dieta carnivora-
Si alzò e
si diresse verso il tenente, che lo interrogò.
- Mi vuole dire
che sono uomini, e oltretutto cannibali?-
- Dai resti
presenti non direi, vedo conigli, cervi, animali più piccoli. Sembra quasi
un'evoluzione dovuta al bisogno di cacciare-
- D'accordo,
vediamo di finire il lavoro e di toglierci velocemente da quella che sembra
essere una loro tana!-
La squadra
si divise, lasciando Varmit appena fuori dall'uscio, con l'arma spianata verso
la rampa di scale, Specow che gli copriva le spalle e il tenente appena dentro la porta, pronto a supportare i
compagni se avessero dovuto ripiegare nell'appartamento.
Gli altri
salirono gli scalini rimanenti fino al sesto piano, dirigendosi poi verso la
botta 65, trovandola socchiusa. Numerose impronte si dirigevano dentro la stanza.
Silenziosamente si approntarono per l'irruzione, trovando l'appartamento
libero. Sul pavimento un grande quantità di carte e appunti, resi indecifrabili
dall'umidità e dal tempo. In salotto, poste affiancate, due lavagne straripanti
di formule apparivano come tele di Jackson Pollock. Il bagno era rimasto a 20
anni prima e la camera da letto risultava sfatta, come se l'occupante fosse fuggito
in fretta e furia. Gli uomini si misero a frugare nei cassetti e nei vestiti,
cercando qualsiasi cosa potesse essere utile.
- Un badge
magnetico, un mazzo di chiavi. Cercate con cura-
Li istruì
Adams.
La fortuna premiò
Rudolf, il quale si trovò in mano una chiave con una targhetta, che consegnò al
tecnico.
- Ottimo,
c'è scritto: "ufficio tecnico". L'obiettivo lavorava spesso in
comune, forse dovremmo…-
Un altro
urlo si propagò nel palazzo, seguito dall'esplosione della trappola al piano
terra.
Subito l'etere
fu invaso di comunicazioni convulse tra i diversi membri della squadra, che il
tenente calmò, non senza fatica
- Squadra
all'esterno, situazione. Passo-
- Nessun
contatto, non abbiamo potuto vedere niente prima dell'esplosione. Entriamo.
Interrogativo-
- Negativo,
ripeto, negativo. Rimanete in copertura. Squadra nell'appartamento, rapporto.
Passo-
- Abbiamo trovato
una chiave e molti appunti, ora cerchiamo di fare breccia nel pc. Passo-
- Affermativo
Adams, si sbrighi. Chiudo-
Numerosi rumori
e grida iniziarono a provenire dalle scale, come se un grande numero di esseri le
stessero salendo.
Secondo
piano.
Terzo
piano.
Quarto
piano, sbucò la testa di un essere del tutto simile a quello trovato nel bagno,
che si immobilizzò, testa piegata all'insù, le froge incameravano aria.
Sembrò
passare un secolo.
La creatura
abbassò gli occhi, incontrando le iridi di Varmit.
Emise un
grido acuto, talmente potente da far fischiare le orecchie.
Poi si
lanciò contro il soldato.
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