6. TENEMENT 65


Una volta raggiunta l'altitudine di crociera e stabilizzatosi, il charter seguì la rotta fino all'aeroporto di Borosky, dove la squadra dovette cambiare velivolo per imbarcarsi su un vecchio Dornier 28D Skyservant. La carlinga era da tempo attaccata in più unti dalla ruggine e vistosi rattoppi correvano lungo le ali e il timone di coda. Prima di salire passarono per uno spazioso ambiente adibito al ripiego dei paracadute.
Il tenente Berved si avvicinò a Marvin
- Lei e il signor Smith utilizzerete un paracadute standard, ho letto nelle vostre schede che eravate militari di professione. Lei, signor Sandoval, scenderà invece in tandem con il caporale Biz.-
Detto questo prese due paracadute già ripiegati e li lanciò a Mac e a Marvin, mentre si dirigeva verso il portellone. Il caporale Biz invece venne incontro a Rudolf e, con un sorriso, gli assicurò l'imbragatura adatta per il lancio in coppia.
Quando tutti si furono seduti sulla lunga panca di legno scrostata, il pilota aumentò la potenza e si diresse verso la pista, chiese il permesso di decollare sciorinando parole incomprensibili in russo, diede tutta manetta e, con un ruggito che fece tremare ogni singolo centimetro dell'aereo, si lanciò verso il decollo. Impossibilitati a parlare dal troppo rumore, gli uomini si assopirono cullati dal lento rollio.

Sandoval fu svegliato con uno scossone dal caporale Biz, che lo fece alzare e gli indicò la luce rossa posta sopra le loro teste, indicante il lancio imminente. Lo agganciò a sé e si mise in coda con gli altri. Il portellone si aprì inondando di aria gelata il vano di carico e mostrando un cielo terso.
Ad uno ad uno si lanciarono, procedendo poi in caduta libera in una formazione a stella, così da non perdersi di vista. Al segnale del caposquadra ogni soldato ruppe la formazione e si diresse verso il suo settore, dopo neanche un minuto aprirono tutti i paracadute. Le vele si dispiegarono agili nell'aria frustando i corpi dei loro passeggeri. Sotto di loro la città di Reclav si stagliava contro la natura gelata come una mosca sul latte. A sud il complesso di ricerca campeggiava spavaldo con le sue torri di raffreddamento, ormai spente da venti anni. Poco prima di toccare terra ogni soldato sganciò il suo zaino dell'equipaggiamento, potendo così adagiarsi leggero al suolo. Ripiegarono velocemente le vele e le sistemarono in un ampio cespuglio lì vicino.
- Atterraggio da manuale signori!-
Il tenente si rivolse a Marvin e a Mac, che lo ringraziarono con un cenno.
Il caposquadra poi chiamò un riccio con il caratteristico gesto della mano e si accucciò, prendendo in mano il suo PDA cartografico.
- Siamo esattamente dove dovremmo essere, all'ingresso nord della città. Ci muoveremo in formazione a diamante con Adams al centro con me, Biz e Varmit come occhi, Smith e Marvin secondi, Sandoval, Specow e Trigger in coda. Direzione 167º. Passo svelto! -
La formazione con cui si mossero era particolarmente adatta quando un membro della pattuglia era importante per la missione, e in questo caso Adams lo era: essendo il tecnico esperto in sicurezza elettronica e informatica. Varmit era un supporto pesante, armato con un railgun M375, così come Trigger. Specow era il medico di squadra e portava sulle spalle un pesante zaino con l'equivalente di una piccola sala operatoria. Imbracciava un fucile ad aghi e portava nella fondina cosciale una pistola automatica. Sandoval aveva scelto un fucile a pompa semiautomatico, con caricatore a tamburo. Mac aveva trovato nel T32 il suo vecchio fucile d'assalto, compagno di missioni ai tempi della guerra e Marvin procedeva con il fidato Hawk, fucile da cecchino corredato di ottica retroilluminata. Si tennero sulla strada asfaltata fino a quando videro un arco passa condotti con su scritto in cirillico "Benvenuti a Reclav". Varmit tradusse per chi non avesse capito quegli strani simboli.
Oltre al cartello la strada continuava incontrano vari incroci.
Biz si girò interrogativo verso il maggiore, attendendo ordini.
- Continua dritto, alla seconda a sinistra, edificio 67-
Il soldato annuì e si avviò, seguito dai compagni. Giunti al crocevia seguirono le indicazioni e si addentrarono nella parte più vecchia della città, nella quale trovavano alloggio la maggior parte dei ricercatori con le rispettive famiglie. Le architetture dei palazzi erano datate, ma non si poteva tralasciare la cura che i progettisti vi avevano riposto. Per la maggior parte erano complessi condominiali che si dipanavano lungo le vie, talvolta rientrando, creando cosi un prospetto fatto di luci e ombre. I lati a nord presentavano poche bucature, mentre quelli a sud erano aperti con molte finestre, per approfittare di tutti i raggi solari che potevano entrare e scaldare gli occupanti.
Vicino ad ogni porta d'ingresso trovava posto un grande numero, alto almeno due metri. Dovettero camminare un'ora per trovare il 67. Si disposero a semicerchio di fronte all'ingresso, la cui porta era sbarrata. Le fioriere che un tempo la adornavano ora mostravano solo infestanti ingialliti e terra nera e morta. Biz si avvicinò al doppio battente e tastò la maniglia, trovando la porta aperta. Con cautela, coperto dal resto della squadra, la aprì improvvisamente. Dietro un androne semi buio. Diverse impronte segnavano la polvere, dirette verso il vano scale.
- L'obiettivo abitava al sesto piano, appartamento 65. Andranno su: Smith, Sandoval, Trigger ed Adams. Cercate di trovare informazioni utili. Con Specow e Varmit ci apposteremo al quarto come sicurezza. Tu, Biz, posiziona una mina ad inciampo sulla porta e trova con Marvin una zona sopraelevata da cui coprire la strada. Codice Cow-Boy ok?-
Galvanizzati dalla sicurezza del loro leader i soldati eseguirono gli ordini. Marvin uscì in strada alla ricerca di un posto adatto, da cui sondare il circondario. Trovò un autobus poco distante,  il quale si era schiantato contro il muro di un palazzo ed ora giaceva mezzo storto con una grande ammaccatura sul muso. Vi ci si arrampicò e fece segno a Biz di raggiungerlo e di fargli da spotter.
Intanto gli altri salirono le scale cauti, senza far rumore e accendendo le torce sui fucili esclusivamente per non pestare i numerosi oggetti riversi sui gradini: giocattoli, valige, addirittura una rete ed un materasso. Ad ogni piano le orme si dipanavano verso destra e sinistra, sparendo poi sotto le soglie delle porte. Arrivati al terzo piano, Adams inciampò su di un filo teso, collegato con un vecchio sonaglio. Appena il giocattolo si mise a suonare nella tromba delle scale si propagò un grido agghiacciante, simile ad un richiamo animale, che viaggiava su frequenze talmente acute da essere doloroso.
Tutti si bloccarono, in attesa, ma il grido, proveniente dal basso, smise dopo pochi attimi, lasciando solo silenzio.
- Che cazzo è stato?-
Chiese nervoso Biz, rivolgendo il suo fucile tutto intorno.
- Stai calmo, qualsiasi cosa fosse non era rivolta a noi, ora concentrati e fai il tuo lavoro-
Lo ammonì Marvin.
La squadra aveva nuovamente ripreso la salita, ancora più circospetta.
Arrivati al quarto piano, il tenente diede ordini silenziosi ai suoi di irrompere in un appartamento sulla sinistra, dal quale avrebbero potuto coprire le scale.
Si posizionarono in fila indiana e al tocco sulla spalla Varmit diede un calcio poderoso alla porta, che si aprì subito. Gli altri sciamarono nell'appartamento come cavallette, coprendo ogni angolo.
- Libero!-
- La porta sulla sinistra, apritela, fate attenzione!-
Toccò ora a Mac, che premette sulla maniglia. Appena aprì una fessura ne sbucò artiglio, disegnandogli una vistosa ferita nell'avambraccio.
La risposta fu immediata: fuoco di soppressione attraverso la porta, mentre il caposquadra teneva discosto Mac, dolorante. Il tutto durò solo alcuni secondi, ma l’uscio diventò un colabrodo.
Cauti lo aprirono e rimasero esterrefatti dallo spettacolo: sul pavimento e sulle pareti, di quello che doveva essere stato un bagno, c'erano resti umani e non, tagliuzzati e mordicchiati. Contro la parete più lontana era riverso un corpo coperto di stracci, deformato dagli impatti delle pallottole. Adams, rimasto nel corridoio, sbirciò dentro, vomitando istantaneamente la magra colazione.
- Tutto ciò non ha senso-
Sentenziò Specow, analizzando il corpo esanime.
- I tessuti sono umani e anche la fisionomia, ma la muscolatura delle braccia e delle gambe denuncia un andamento da quadrupede. Anche la dentatura è evoluta, adatta ad una dieta carnivora-
Si alzò e si diresse verso il tenente, che lo interrogò.
- Mi vuole dire che sono uomini, e oltretutto cannibali?-
- Dai resti presenti non direi, vedo conigli, cervi, animali più piccoli. Sembra quasi un'evoluzione dovuta al bisogno di cacciare-
- D'accordo, vediamo di finire il lavoro e di toglierci velocemente da quella che sembra essere una loro tana!-
La squadra si divise, lasciando Varmit appena fuori dall'uscio, con l'arma spianata verso la rampa di scale, Specow che gli copriva le spalle e il tenente  appena dentro la porta, pronto a supportare i compagni se avessero dovuto ripiegare nell'appartamento.
Gli altri salirono gli scalini rimanenti fino al sesto piano, dirigendosi poi verso la botta 65, trovandola socchiusa. Numerose impronte si dirigevano dentro la stanza. Silenziosamente si approntarono per l'irruzione, trovando l'appartamento libero. Sul pavimento un grande quantità di carte e appunti, resi indecifrabili dall'umidità e dal tempo. In salotto, poste affiancate, due lavagne straripanti di formule apparivano come tele di Jackson Pollock. Il bagno era rimasto a 20 anni prima e la camera da letto risultava sfatta, come se l'occupante fosse fuggito in fretta e furia. Gli uomini si misero a frugare nei cassetti e nei vestiti, cercando qualsiasi cosa potesse essere utile.
- Un badge magnetico, un mazzo di chiavi. Cercate con cura-
Li istruì Adams.
La fortuna premiò Rudolf, il quale si trovò in mano una chiave con una targhetta, che consegnò al tecnico.
- Ottimo, c'è scritto: "ufficio tecnico". L'obiettivo lavorava spesso in comune, forse dovremmo…-
Un altro urlo si propagò nel palazzo, seguito dall'esplosione della trappola al piano terra.
Subito l'etere fu invaso di comunicazioni convulse tra i diversi membri della squadra, che il tenente calmò, non senza fatica
- Squadra all'esterno, situazione. Passo-
- Nessun contatto, non abbiamo potuto vedere niente prima dell'esplosione. Entriamo. Interrogativo-
- Negativo, ripeto, negativo. Rimanete in copertura. Squadra nell'appartamento, rapporto. Passo-
- Abbiamo trovato una chiave e molti appunti, ora cerchiamo di fare breccia nel pc. Passo-
- Affermativo Adams, si sbrighi. Chiudo-
Numerosi rumori e grida iniziarono a provenire dalle scale, come se un grande numero di esseri le stessero salendo.
Secondo piano.
Terzo piano.
Quarto piano, sbucò la testa di un essere del tutto simile a quello trovato nel bagno, che si immobilizzò, testa piegata all'insù, le froge incameravano aria.
Sembrò passare un secolo.
La creatura abbassò gli occhi, incontrando le iridi di Varmit.
Emise un grido acuto, talmente potente da far fischiare le orecchie.
Poi si lanciò contro il soldato. 

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